Sicilian Secrets Tour, alla scoperta della più bella isola del Mediterraneo part I
Per bellezza, geografia e testimonianze storiche la Sicilia è una delle regione più preziosa d’Italia. Le contaminazioni culturali dell’isola più grande e speciale del Mediterraneo, che trovano espressione nella cucina, nell’arte e nell’architettura, si sovrappongono a paesaggi dai fertili terreni ricchi di prodotti autoctoni, picchi di duemila metri che sfiorano il cielo, una frastagliata costa bagnata da acque pulite e luminose ed un conico e focoso gigante nero, sua maestà Etna, che domina la città di Catania osservando, immobile e imponente, il Mar Ionio.
Non mi stancherò mai di dirlo, la Sicilia è, e sempre sarà, uno dei viaggi da fare almeno una volta nella vita.
Un viaggio da fare anche per chi ci vive in questa isola, che offre così tanto e regala meraviglie. Per questo quando mi è stato proposto di essere una delle partecipanti del Sicilian Secrets Tour non ci ho pensato un secondo.
Sicilian Secrets Tour è un prodotto di Dimensione Sicilia, un tour operator specializzato nell’incoming Sicilia e nella commercializzazione del prodotto sui mercati nazionali ed internazionali, giunto nel 2015 al suo trentesimo anno di attività. Fornisce servizi di supporto e assistenza alle agenzie di viaggio e ai tour operator per l’organizzazione di viaggi e tours in tutta la Sicilia, offrendo un prodotto completo di strutture alberghiere, trasporti, ristorazione, guide qualificate. Arte, natura, cultura, sport, enogastronomia, preparati su misura per confezionare il meglio che la Sicilia può offrire.
Il mini tour della sicilia occidentale mi è sembrata la formula perfetta per me. Quattro giorni, partendo da Palermo, camminando lungo le coste e i borghi marinari, attraversando l’entroterra, visitando scavi archeologici, maestose chiese e città barocche.
Palermo è un esplosione di colori, storie, contraddizioni e allegria e le sontuose eredità Arabo-Normanne aggiungono una dimensione meravigliosamente onirica al capoluogo siciliano.
Ho visitato la Cattedrale di Palermo, ho sognato ad occhi aperti tra i riflessi aurei della Cappella Palatina, sono rimasta a bocca aperta e con il naso all’insù ammirando il mix di stili della Chiesa della Martorana. Ho percorso i 92 gradini che mi hanno portato a Monreale e al suo immenso Duomo così ricco di mosaici, e ho camminato in contemplazione nel suo mistico Chiostro.
Ho assaggiato le panelle e lo street food palerminato nella storica Focacceria San Fracesco, ho camminato tra le sculture cinquecentesche della discussa Fontana di Piazza Pretoria, situata al limite dell’antico quartiere della Kalsa.
Ho visto una Palermo inedita per me perchè l’ho guardata con gli occhi curiosi del viaggiatore.
Abbandonata Palermo ci siamo diretti verso Marsala passando prime per le Saline della Laguna, sul litorale che collega Trapani con Marsala. Un territorio unico di fronte l’isola di Mothia, detto anche “via del sale”, portale di ingresso alla Riserva Naturale delle Isole dello Stagnone. I suggestivi mulini a vento fanno da cornice ad un paesaggio fatto di vasche, canali, cumuli e mucchi di sale.
Prima del meritato riposo in albergo tappa in una delle famose aziende vinicole della zona per degustare il marsala, il noto vino liquoroso che per primo in Sicilia, nel 1969, ha ricevuto il riconoscimento della denominazione d’origine controllata.
Nel centro storico di Marsala inizia il secondo giorno di tour. Città ricca di bellezze artistiche e di contenuti unici che conserva ancora il suo carattere archeologico, marinaro e garibaldino. Città del vino e del sale, dove colori, sapori e profumi di Sicilia si incontrano in un territorio che, tra stradine del centro storico e borgate dell’entroterra, continua a coltivare la tipica ospitalità mediterranea.
Il centro storico ha una sua identità ben definita e riconoscibile. Centro culturale, con chiese ed edifici storici e centro dello shopping con i suoi negozi di prodotti tipici e un grazioso mercato del pesce.
Dal Capo Boeo punta occidentale della Trinacria, famoso per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille ci spostiamo verso Selinunte, antica città greca, oggi Parco archeologico più grande d’Europa, con i suoi 1740 km quadrati e numerosi templi, santuari e altari.
Il sito archeologico è composto da cinque templi costruiti intorno ad una acropoli. Dei cinque templi solo il tempio E (il cosiddetto tempio di Era) è stato ricostruito. I resti di Selinunte sono divisibili in tre aree principali, l’Acropoli, la collina orientale, e il santuario della Malophoros.
Un luogo davvero suggestivo anche per la sua posizione a picco sul mare che regala scenari davvero magici.
Come sempre spazio alle foto e nel prossimo post la seconda parte del viaggio.
nicastro rocco
selinunte e’ uno spettacolo…….ma perche’ non ricostruire gli altri templi??????????????
Ambra
wow!