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Massimo Dutti seconda stagione per la 689 5th Avenue Collection for men

Massimo Dutti, brand spagnolo dal nome italianissimo, lancia per la seconda stagione la Collezione 689 5th Avenue e oggi diamo uno sguardo alla linea uomo.

The 689 5th Avenue Collection”, è una ode alla città che non dorme mai, un binomio esistente tra l’essenza di Massimo Dutti e la personalità della città di New York.
L’attenzione per la qualità, la semplicità, l’eleganza tipiche di Massimo Dutti, e l’attualità si sposano con gli aspetti cosmopoliti e all’avanguardia per ottenere una collezione del tutto speciale.

Il  passato, presente e futuro del brand riuniti in una speciale edizione limitata con un nome che predice di guardare la moda da tutte le angolazioni: i capi  più iconici della collezione realizzati con le ultime novità in fatto di materiali nobili di alta qualità e finiture al 100% deluxe.

“689 5th Avenue” è in vendita nei negozi italiani sono di Milano e Firenze ed è raccontata nella campagna adv dal noto modello David Gandy.

Ecco alcune foto della campagna e del lookbook.

 

 

La felpa si fa vestito

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Si fa tanto a parlare della felpa, un capo di abbigliamento da sempre legato alla sfera dello sport e del casual. Sappiamo come di recente sia stata riportata in auge e abbinata anche a tacchi a spillo e gonne di pelle.
Personalmente penso che nessuno abbia mai portato meglio la felpa di Jennifer Beals nel film Flash dance…
Oggi questo comodo e caldo capo diventa anche vestito e i nostri amati e odiati low cost propongono questa versione, da abbinare a comodi stivali flat, tronchetti e perchè no decoltè vertiginose per giocare con i contrasti.
Voi che ne pensate? I prezzi sono relativamente cheap e ci permettono di seguire un trend che   dilaga.
Le proposte di oggi sono firmate Asos e Zara!
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Trend in the closet//Creepers in stile Teddy Boy si o no?

 

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Sono sincera, non mi fanno impazzire e non credo che valuterò di acquistarne un paio, anche se nella vita mai dire mai…
Sto parlando delle brothel creeper  una delle icone della moda degli anni ’50.
Scarpe con la suola di gomma molto alta (ma ne esistono varianti più basse o con la suola a carrarmato) ed un particolare tipo di allacciatura (fibbia o lacci a quattro anelli). Ne esistono diverse varianti sia di colore, compreso il leopardato, di materiali (cuoio lucido o scamosciato), che di forma: alla classica punta allungata, col tempo si è preferita la punta arrotondata.
Questo tipo di scarpetta (se così si possono definire) è nato in Inghilterra nel 1949 da George Cox e commercializzato con il nome “Hamilton”. Alla fine degli anni ’50, queste scarpe sono state riprese dalla cultura giovanile dei Teddy Boy insieme con i pantaloni a tubo, alle giacche drappeggiate, alle cravatte bolo, ai tagli di capelli col ciuffo e il Pompadour o ai vestiti di velluto blu elettrico.
Fino a poco tempo fa le creeper venivano indossate da appartenenti a varie culture giovanili come punk, dark, psychobilly, ed ovviamente rockabilly e Teddy Boy poiché sono prodotte ancora da George Cox e da altre aziende di calzature come: Tuk, Demonia, Underground…
Recentemente però sono diventate un feticcio per i più amanti della moda estrosa e appariscente, le abbiamo viste in passerella e ai front row  delle sfilate più glamour e pure brand come H&M hanno proposto questo modello di scarpe.
Ecco una carrellata di alcuni brand che propongono le creepers, in primis Tuk, Robert Clergerie, Costa Costa, Elite.

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