Svizzera: alla scoperta della Jungfrau Region

Mi sono sempre considerata una ragazza di mare e da mare. Sarà perchè se guardo l’infinito cerco solo una distesa di blu, o perchè a 3 anni già nuotavo come un pesce.

jungfrau_svizzera_viaggio_montagna

L’Etna che mi è vicina, non ha mai rapito il mio cuore e alla vigilia della partenza per un press tour di 4 giorni in Svizzera mi sono fatta una domanda: che cosa proverò a contatto con la montagna? quella vera, fatta di ghiacciai perenni e funicolari a 2000 metri di altezza?

Queste poche righe di premesse per iniziare il mio racconto della Svizzera, due post separati per due luoghi molto diversi, la Jungfrau Region e Berna.

Ma partiamo con ordine.

Giorno 20 Ottobre io, il mio piumino blu, che non usavo dai tempi di Urbino (e si a Catania non indosso mai il piumino) e la mia valigia super compatta, alle 8 del mattino puntuali ci siamo ritrovati insieme ad altri 5 assonnati viaggiatori alla stazione centrale di Milano destinazione Wengen.

Un posto in prima classe  e dopo qualche ora di treno e alcuni cambi necessari (ma devo dire tutti molto semplici e con coincidenze tipiche da orologio svizzero) siamo arrivati nella terra del cioccolato.

Alloggiamo a Wengen, che si trova ai piedi della Jungfrau a 1274 metri di altitudine. Cittadina molto amata da sciatorie e escursionisti. Questo piccolo paese con le casette in legno e gli hotel in stile Belle Epoque, sembra un villaggio da cartolina. In questo periodo tutto profuma di autunno e ogni dettaglio segue il canonico immaginario della montagna.

Due notti a Wengen bastano per visitare forse due dei luoghi più surreali che abbia visto in vita mia, e dico surreali perchè da sempre ho qualche problema con l’altitudine e dopo questa esperienza posso dire di aver vinto un po’ delle mie paure.

Ferrovia della Jungfrau, Top Of Europe

La Ferrovia della Jungfrau è una ultracentenaria ferrovia a cremagliera situata nella regione svizzera dell’Oberland Bernese, che dei 2061 metri della località di Kleine Scheidegg sale fino allo Jungfraujoch, superando un dislivello di quasi 1.400 metri lungo un percorso di circa nove chilometri, di cui sette chilometri sono in galleria. Con i 3454 metri di quota della stazione a monte, la Ferrovia della Jungfrau si aggiudica il finora insuperato record di “top of Europe”, grazie ad un tributo lungo 16 anni di sacrifici e lavoro ad opera di maestranze tra cui molti italiani, che oggi regala ai visitatori di tutto il mondo una scenografia senza eguali.

Nel corso di tutto l’anno, la ferrovia a cremagliera parte dalla Kleine Scheidegg, sale ripidamente nel tunnel e giunge allo Jungfraujoch. La galleria lunga sette chilometri che inizia presso la stazione del ghiacciaio dell’Eiger fu costruita tra il 1896 e il 1912. Due soste nella galleria consentono di contemplare attraverso il finestrino, dalla parete nord dell’Eiger, l’universo del ghiacciaio.

La galleria porta dalla stazione a monte al palazzo di ghiaccio, che ospita le sculture di ghiaccio. Una esperienza unica, quella di camminare, o meglio scivolare delicatamente sul ghiacci.  Dopodiché, si sale alla piattaforma panoramica, per continuare poi in ascensore fino a raggiungere il terrazzo belvedere «Sphinx».

Lo Sphinx è  un edificio che funge da osservatorio, ristorante (qui abbiamo pranzato con una finestra vista neve una alcolica fondue), stazione, rifugio, con un panorama incredibile sull’immenso ghiacciaio dell’Aletsch che si distende per 23 chilometri, sulla Foresta Nera e i Vosgi francesi: uno spettacolo vastissimo e indimenticabile.

Ed di questo luogo che conservo il ricordo più bello di questi miei giorni in Svizzera. Un cielo azzurro, mai forse visto di questo azzurro così intenso, 3454 metri di altezza dove  per una volta sei tu ad essere più alto delle nuvole, che sembrano giocare a nascondino con la neve. Un freddo pungente ma bellissimo. un aria piena che ti entra nei polmoni e ti fa sentire vivo e in totale connessione con la natura.

Nella parte più sotterranea della Jungfraujoch, da non perdere la Alpine Sensation una riproduzione storica della Jungfrau Railway e dei  lavori di costruzione degli operai, fino a 300 persone vissero temporaneamente per costruire il tratto Jungfrau-Jungraujoch.

Sul sito ufficiale della Regione dello Jungfrau qui, trovate molte informazioni che possono aiutarvi nella programmazione del vostro viaggio.

jungfrau_ferrovia_treni_svizzera_travlerblogger

jungfrau_region_ferrovia_treno

jungfrau_raffaellacatania_travelblogger

jungfrau_sphinx_neve

jungfrau_3454_metri_vista_nuvole

jungfrau_palazzo_ghiaccio_galleria

jungfrau_scultureghiaccio_icepalace

Schilthorn- Piz Gloria

Spostatevi sempre in treno verso Lauterbrunnen e da li destinazione Mürren, una località sciistica posta a 1650 metri su un terrazzamento in cima ad uno strapiombo. E’ un villaggio pittoresco, privo di circolazione automobilistica, capolinea della Bergbahn Lauterbrunnen-Mürren, che consiste di una funicolare e collegamento ferrovia a scartamento ridotto.

Dal paesino di Mürren una funivia porta a Birg, da cui parte un’altra funivia che conduce a 2970 m, alla vetta dello Schilthorn con il suo famosissimo ristorante girevole “Piz Gloria” che in un’ora fa un giro di 360°. Il luogo deve la sua notorietà al film di James Bond “Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà”: alcune scene vennero girate anche sulla discesa che inizia dalla vetta e si conclude nella Engetal, sotto Birg. Se la visibilità è buona si possono scorgere 200 vette e 40 ghiacciai, ma anche la Foresta Nera, il Giura e il Monte Bianco.

Noi non abbiamo avuto modo di pranzare nel ristorante girevole poichè in ristrutturazione, ma abbiamo visitato il museo interattivo dedicato al noto film della saga. Una cosa davvero singolare ma giusta se si pensa che grazie al film l’opera è stata in parte finanziata e portata a termine.

Se siete amanti delle altitudini nella fermata Birg potrete vivere il brivido di una passeggiata del tutto singolare. La piattaforma Skyline Walk a Birg e la thrill walk sono state inaugurate nell’estate 2016, sono una tappa obbligatoria lungo la salita a Piz Gloria Schilthorn per non perdersi, camminando sul vuoto, lo stupendo panorama sull’Eiger, Mönch e Jungfrau. Solo per coraggiosi!

pizgloria_funicolare_007

schilton_pizgloria_neve

piz_gloria_sky_walk

murren_raffaellacatania_travel_blogger

murren_jungfrau_paesino_case

murren_paesaggio_case

Dove dormire a Wengen

Hotel Regina. L’albergo che ci ha ospitato è una struttura in stile vittoriano, calda e accogliente.  Uno stile che vi riporterà agli inizi del diciannovesimo secolo, con grandi candelabri appesi ad un alto soffitto. Le stanza sono un po’ old style ma l’albergo sta avviando una serie di ristrutturazioni interessanti, come l’enoteca, una vera oasi di relax, calda e accogliente ricca di quei dettagli che a mio avviso fanno la differenza. (sul mio profilo instagram potete vedere alcune foto). La colazione è molto ricca, ritroverete quel cibo buono di montagna, il pane caldo, le marmellate e il burro che non può mancare in una tavola svizzera.

Dove mangiare a Wengen

Ristorante del Hotel Regina ha da poco ottenuto un importante riconoscimento di settore. Cibo ben presentato e di buona qualità.

Ristorante Baeren. Moderno ma al contempo caldo e accogliente, questo ristorante propone piatti tipici della zona, molta selvaggina e ottime zuppe.

Mezzi

In questo periodo sono aperte la promozione sui trasporti ferroviari, in collaborazione tra Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere con un risparmio fino al 75%. La tratta Milano/Berna a partire da 25 euro per chi viaggia in seconda classe e su alcune tratte è attiva la tariffa MINI; con prezzi a partire da 9 euro. Scopri di più sul sito ufficiale: www.svizzera.it/intreno

hotelregina_wengen_jungfrau

hotel_regina_wengen_enoteca

blog tour, Svizzera, travel



Commento

  • Mi rendo conto solo adesso che non ho mai aperto la finestra dell’hotel a Wengen, mentre tu l’hai fatto come prima cosa appena siamo entrate in Hotel a Berna, anche se avevi bisogno di scappare in bagno dopo il lungo viaggio in treno. ahahah Morale della favola:
    Una Super Raffa in vacanza ti va assaporare la vita da nuovi point of view anche in un era nella quale l’IPHONE e’ l’estensione del tuo braccio!

    http://www.elisabettabertolini.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


©2019 The colours of my closet. Web design: Ideology Creative Studio | Privacy