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News in the closet//Crea il tuo libro con Blurb

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Vi piacerebbe trasformare il vostro blog in un libro? E il vostro profilo Instagram o Facebook in un photobook?

Vi sembra qualcosa di strano o complesso? Non se realizzate attraverso Blurb.

Cosa è Blurb? Blurb è insieme un’azienda e una comunità fondata sulla ferma convinzione che i libri sono una fonte inesauribile di piacere: leggerli, realizzarli, condividerli e venderli sono tutte attività che garantiscono divertimento puro.

Avere tra le mani un libro dall’aspetto professionale con il tuo nome sulla copertina è una sensazione fantastica, è una di quelle esperienze che tutti prima o poi dovrebbero provare.
In qualità di professionisti di software, design e impaginazione, il team di Blurb si è reso conto di una cosa:non c’è alcun motivo per cui pubblicare un libro debba richiedere un sacco di tempo, competenze tecniche, grattacapi e amicizie altolocate. Né milioni e milioni di libri per capire come si fa.

Interessante poi anche il servizio di vendita, dopo aver infatto creato il tuo libro avrai la possibilità tramite il sito di venderlo!

Blurb è  servizio editoriale creativo  che permetta a tutti di diventare autori: blogger, cuochi, fotografi, genitori, viaggiatori, poeti, proprietari di animali domestici, esperti di marketing… proprio tutti. Anche tu!

ps: potrebbe essere una bella idea regalo per natale un bellissimo libro di foto fatte da noi per la nostra persona cara.


Come vivere alla moda? Ce lo spiega Sonia Tiffany Grispo nel suo nuovo libro!

Come vivere alla moda - copertina - bassa risoluzione

 

Dopo le due piccole guide tascabili sui feticci più amati dalla donne: scarpe e borse, Sonia Tiffany Grispo, nota fashion blogger di Trend and the city, ritorna in libreria con un nuovo libro che aiuterà a districarci nel tortuoso mondo della moda.

Dalle teorie base dello shopping, alla guida al regalo perfetto,”Come vivere alla moda”, questo il nome del libro edito da Newton Compton, diventerà per molte un nuovo amico sincero, pronto a dare consigli e suggerimenti per essere glamour in ogni occasione, perchè si sa essere alla moda è una questione di stile!

Oggi The colours of my closet ha incontrato Sonia Grispo per voi.

224 pagine, 101 consigli idee e suggerimenti per vivere alla moda. Sonia come ti sei trovata davanti alla stesura di un libro così ricco di spunti ed elementi? E’ stata una esperienza diversa rispetto alla scrittura dei due libri precedenti?


Essere scelta per dare consigli e suggerimenti per vivere alla moda è un impegno non da poco, si parte dal presupposto che io sappia come si faccia e questo è lusinghiero. E’ stato affascinante sedermi davanti ad un blocco appunti bianco e decidere come impostare il libro, il senso generale che volevo dargli e il tono da utilizzare per rivolgermi ai lettori; l’argomento era vasto e potevo affrontarlo come preferivo, ho avuto carta bianca per impostazioni e contenuti, ho apprezzato la fiducia che l’editore ha riposto in me perchè mi ha concesso di raccontare la moda e lo stile dal mio punto di vista. Scrivere i Little Pink Book è stata un’esperienza diversa per due fattori: il primo è che quando ho scritto Scarpe ero davvero giovanissima e all’inizio del mio lavoro quindi è stata una grande prova e sfida con me stessa, il secondo è che quella tipologia di libri richiedeva di concentrarsi su un unico argomento sintetizzandolo in un manuale da borsetta; lì c’era poco spazio per la mia interpretazione, in “Come vivere alla moda” invece ci sono io, il mio modo di vivere, il mio gusto. E poi vuoi mettere l’emozione di lavorare per una casa editrice così prestigiosa come Newton Compton?

Da blogger a scrittrice, come nasce la voglia di passare dal web alla carta e scrivere libri?

Che si tratti di web o carta stampata il comune denominatore è la passione per la scrittura, l’ambizione di un prestigio così grande come la stesura di un libro credo accomuni chiunque faccia il mio lavoro, vedere il proprio libro in liberia, sentire i pareri dei lettori, passare le dita su uno scaffale e fermarsi a leggere il proprio nome inclicando leggermente la testa. Nel 2008 mi è stato proposto di scrivere il primo libro e in quell’occasione ho scoperto le grandi differenze fra questi due mezzi: l’immediatezza e la leggerezza del linguaggio nel primo, contro le tempistiche diluite e le dinamiche più complesse nel secondo. Non aver possibilità di rettifica una volta andati in stampa, avere un editor, approvare le bozze, è davvero un mondo totalmente diverso.

Come è nata l’idea di questo manuale? Cosa ti ha principalmente dato l’ ispirazione per la scrittura?

La moda è parte integrante delle nostre giornate, superata l’infanzia e in qualche caso l’adolescenza, il nostor modo di vestire e le scelte che compiamo in fatto di stile (dall’abbigliamento all’arredamento, passando per il make-up e i regali per le amiche), raccontano agli altri chi siamo e chi non vorrebbe mostrare la parte più bella di sè? Per farlo serve un manuale di sopravvivenza, una guida per le donne che desiderano essere sempre fashion e rifuggono gli abbinamenti da catalogo, che amano fare shopping ma che non vogliono diventare schiave delle tendenze del momento. Mi sono ispirata i miei dubbi e a quelli dei miei amici, ho attinto alle conversazioni con le utenti che seguono i miei blog, alle domande che mi vengono poste nelle e-mail ed ho pensato di dare una risposta a tutte, per quanto possibile, nel mio libro. Spero d’esserci riuscita.

C’è qualche aneddoto curioso che ci vuoi raccontare del periodo in cui scrivevi?

Un giorno, dopo aver lavorato per qualche mese sul laptop, trasferisco il file su cui stavo scrivendo in un hard disk, così da poter proseguire il lavoro sul computer fisso. Appena collego l’HD mi accorgo che non c’è il file, collego e scollego, cerco fra le cartelle ma niente, qualcosa nel trasferimento doveva essere andato storto, allora riaccendo il portatile e lì scopro che nel mio solito raptus d’ordine, dopo aver trasferito il file lo avevo cancellato e avevo pure svuotato il cestino. In conclusione? ho dovuto riscrivere pagine e pagine che avevo perso. Alla fine però ero più soddisfatta del lavoro precedente ed ho pensato che in fondo quel piccolo inghippo era servito, oggi prima di svuotare il cestino ci penso tre volte però.

Chi sono i primi a leggere i tuoi lavori?

Mia madre, perchè mi fido del suo giudizio di lettrice e mia sorella, perchè apprezzo moltissimo il suo stile di scrittura quindi ogni critica o consiglio per me è un grande insegnamento e poi ha sempre una frase ad effetto o brillante da suggerirmi.

Nel libro dai consigli su svarianti argomenti, ma tu quando vai a fare shopping segui delle regole base che ti aiutano a non commettere errori e tornare a casa soddisfatta?

Ho basato il libro sui principi cardine del mio modo di fare shopping ma anche su quelli che mi riprometto sempre di seguire ma, lo confesso, qualche volta da recidiva dimentico o ignoro proprio.

Quando si parla di moda e di shopping i consigli ti piace solo darli o anche riceverli? Sei una a cui piace fare spese in solitaria o ti piace avere il consiglio di chi ti sta vicino?

Preferisco lo shopping in solitaria ma se sono in compagnia chiedo per vedere che effetto fa sugli altri quel che indosso, più per curiosità, raramente rinuncio ad un acquisto se mi viene sconsigliato senza una motivazione che reputo valida. Un esempio sono le scarpe modello creepers che ho acquistato per questo autunno, le desideravo da tanto tempo ma non riuscivo a trovarle, durante un recente viaggio in Inghilterra le ho trovate e non ho potuto fare a meno di comprarle, eppure mia sorella mi aveva supplicato di non cedere. Se qualcosa mi piace e non reputo sia inadatto al mio fisico o al mio stile, la compro.

Ti ripropongo la stessa domanda che tu poni alle lettrici del tuo libro: “Carrie ha le Manolo, Becky la sciarpa verde, Audrey il tubino nero: e tu?”

Io ho il mio iPhone! no scherzo, un tempo avevo dei braccialetti dorati, poi la collanina d’oro con il mio nome, ultimamente non mi separo dal mio Casio dorato ma non lo reputo un accessorio distintivo, credo di doverlo ancora trovare, imparo dai miei consigli, insieme alle lettrici.

Tu nasci nel Web, per l’uscita del libro la promozione passerà attraverso blog e siti? Hai in mente qualche iniziativa particolare per chi ti segue sul web? Hai delle presentazioni in programma?

Certamente siti, blog e riviste saranno in egual modo coinvolti nella promozione del libro, che potrà essere acquistato in tutte le librerie, anche in quelle on-line. Quanto alle presentazioni ne stiamo discutendo, mi farebbe piacere farne una nella mia città, per quanto riguarda le iniziative è tutto in divenire, ma vi terrò sicuramente informati.

Sonia grazie per questa intervista e complimenti per questa nuova avventura. Vorremmo che salutassi i lettori di The colours of my closet dicendoci le tue tre personali regole per “vivere alla moda”.

Grazie, è stato un piacere condividere con voi questo mio nuovo traguardo. Tre regole? Guardarsi con occhio critico allo specchio, comprare ciò che ci piace ma solo se si adatta al nostro corpo, non seguire spasmodicamente le tendenze ma valutarle con saggezza.

Per tutti gli interessati, e so che siete tantissimi, “Come vivere alla moda” sarà in vendita da giovedì 6 Settembre, sia in libreria che online al prezzo di 9,90 euro.

Io lo trovo una bellissima idea regalo, e voi?

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News in the closet // Buon compleanno Baguette. I 15 anni della It Bag Fendi in un libro.

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Fendi celebra i 15 anni della baguette, la piccola borsa-icona creata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi.


Una borsa piccola e preziosa che «va via come il pane dal quale prende il nome», come racconta la sua creatrice . La Baguette di Fendi, uno degli accessori simbolo della fine degli anni Novanta e tra le creazioni più fortunare della maison romana, compie 15 anni e viene celebrata con un libro fotografico, curato proprio dalla Venturini Fendi e in edicola dal 20 giugno.


E’ lei stessa a ricordare l’importanza dell’invenzione per la maison nella prefazione al libro che sara’ presentato domani a Roma, nel party con musica dal vivo, trunk show e 15 modelli, 6 rieditati.


Un piccolo scrigno cartaceo che raccoglie 250 immagini della borsetta, riprodotta negli anni in oltre 1000 versioni, e che contiene le testimonianze di alcuni personaggi di spicco del mondo della moda, come la scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, la curatrice del Dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York, Paola Antonelli, la collezionista Pearl Lam, lo scrittore di moda Quirino Conti, l’attrice Sarah Jessica Parker e tanti altri.


«Questa borsa – ha detto recentemente la Fendi, direttore creativo degli accessori e delle linee Uomo e Bambino della maison – è stata la prima ad avere un nome proprio: prima le borse ricevevano il nome del personaggio che le indossava.


La Baguette, poi, è nata da una disubbidienza: mi chiesero di fare una borsa minimal, perché eravamo negli anni Novanta, quindi pieno minimalismo, ma io feci la Baguette che è l’esatto opposto: una borsa giocosa, unica perché ogni versione è diversa dalla precedente».


Dal 1997, anno della sua creazione ad oggi, la borsetta che si porta sotto il braccio, proprio come la pagnotta francese, è stata riprodotta in tantissime versioni, alcune semplici e discrete, mentre altre propongono lavorazioni e materiali unici o preziosi, come ricami, paillettes, perline, pellami, pellicce o pelle di coccodrillo, e sono state anche ideate da artisti come Damien Hirst, Richard Prince, e Jeff Koons. Un vero oggetto del desiderio per molte donne, come spiega Sarah Jessica Parker, che nel film «Sex and the City» ne possedeva di tutti i generi.


«Quella borsa rappresentava tutto il personaggio di Carrie – racconta l’attrice nel libro -, che spendeva in vestiti più di quello che potesse permettersi. Ed è stato un opengate per l’ingresso di altri marchi nel suo guardaroba. Sono molto legata alle due Baguette che ho nel mio armadio – ha aggiunto la Parker –.

La prima l’ho comprata: in seta verde oliva con applicazioni di fiori, fibbia di rettile rosso e fodera colorata. Usatissima.

La seconda me l’hanno regalata dal set: bellissima, tutta di paillette viola. Ultimamente le ho riposte nell’armadio nella carta velina così le mie due figlie ne avranno una ciascuna quando saranno grandi».


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