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Nike e Stone Island insieme per la Windrunner Jacket

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Due marchi innovativi uniscono le forze e realizzano una giacca che racchiude il loro passato guardando al futuro. Sto parlando di Nike e di Stone Island.

Il frutto di questa fusione è la Windrunner Jacket, la storica giacca a vento firmata Nike, la protagonista della partnership tra NikeLab e Stone Island. Nato nel 1978, questo iconico capospalla è stato reinterpretato dal brand di Carlo Rivetti nella forma e nei colori ma, soprattutto, nella tecnologia.

La prima incursione di Nike nell’outwear risale al 1979, con la nascita della Nike Windrunner, la giacca per proteggersi dalle intemperie senza che il movimento durante la corsa ne risentisse.

Stone Island invece della giacca ne ha fatto il suo cavallo di battaglia sin dagli esordi, unendo l’ispirazione militare e l’abbigliamento da lavoro a un trattamento innovativo dei tessuti e della tintura.

Le competenze individuali e originali delle due aziende si fondono nella NikeLab x Stone Island Windrunner. Seconda tappa di una proficua collaborazione, la giacca dimostra il comune interesse di Nike e di Stone Island per l’innovazione, e al tempo stesso mette in luce una nuova realtà: le competenze combinate dell’artigiano, dell’artista, dell’ingegnere e del produttore, che in passato s’incontravano raramente, sono la vera chiave dell’evoluzione.

La giacca è resistenza come non mai, essendo realizzate con due componenti di nylon, Hyper Light Membrana and Membrana 3L TC. Parole tecniche che non ci dIcono nulla ma che in sostanza rendono la giacca resistente al vento e all’acqua, una vera macchina da guerra contro gli agenti atmosferici.

Caratteristica aggiuntiva della giacca è quella di poterla portare con noi con facilità, dato che la giacca si trasforma in borsa. La giacca infatti è in grado di essere avvolta nella sua stessa tasca sinistra e in un attimo si trasforma in una borsa pratica, completa di tracolla, da porta con se con facilità. Un prodotto davvero innovativo.

Disponibile in 6 colorazioni, Windrunner Jacket  è pensata per gli sportivi che non rinunciano allo stile.

L’arrivo della nuova Windrunner, acquistabile nei flagship Stone Island, in negozi selezionati NikeLab e online, è stato anticipato nel nuovo monomarca Nike inaugurato il 7 settembre in via Statuto 18 a Milano.

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Nike Cortez, il ritorno della mitica sneakers degli anni ’70

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La moda è una giostra, tutto torna, tutto viene riadattato e ricreato a nuovo trend. In questi ultimi anni sono molti i capi e gli accessori ritornati di tendenza dagli anni ’70 e ’80.

Le sneakers in genere poi si sono trasformate da accessori legati al solo mondo dello sport ad accessori glam visti sulle passerelle più note.

In un recente articolo sull’edizione americana di Runner’s World, Jonathan Beverly, scrive“Guardatevi intorno quando siete in strada, allo stadio, in un centro commerciale o a scuola. La maggior parte delle scarpe ai piedi di giovani e meno giovani sono un modello di scarpe da running. Non è stato sempre così. “Prima al 1972, nessuno indossava scarpe da corsa abitualmente”, spiega lo storico di Nike Rick Lower”

La mitica Nike Cortez è forse la sneakers del momento. Una scarpa che ha cambiato il mondo dello sport e della moda, che ha reso la Nike l’azienda nota in tutto il mondo che è adesso e che ora viene  riportata a nuova vita.

Nata nel lontano 1972, la Cortez è una delle più famose scarpe prodotte da Nike. Vera e propria icona degli anni settanta, originariamente era in pelle ma seguendo la tendenza degli anni successivi è stata prodotta anche in nylon e numerosi sono stati i remake fino ai giorni nostri.

Un scarpa conosciuta ai runners più attenti ma forse ancora meno conosciuta ai più giovani.

Mitica e forse inimitabile, può essere considerata la ragione stessa dell’esistenza di Nike così come la conosciamo oggi. Ma soprattutto è la capostipite di una generazione di scarpe dalla quale discendono tutti i modelli che oggi  utilizziamo sia per fare sport a tutti i livelli che per passeggiare, lavorare, giocare.

La Nike Cortez è il modello che tanti campioni della maratona hanno utilizzato negli anni ’70 per compiere i loro prodigi in strada. La stessa scarpa che Tom Hanks calza in Forrest Gump, per la sua indimenticabile corsa infinita.

Una scarpa nata per correre, innovativa per quei tempi se si pensa che prima di allora le scarpe da running erano poco più che delle scarpe da pista, piatte, con suole e tomaie in pelle rigida.

L’innovazione principale pensata per questa scarpa è un sistema di intersuola ammortizzante composta da uno strato di gomma dura tra due strati di gomma spugnosa morbida. Questo espediente, oggi piuttosto normale nelle scarpe sportive, ha migliorato significativamente l’ammortizzazione, fornendo un assorbimento elevato degli urti sul tallone.

Bowerman, allenatore e storico co-fondatore del marchio Nike, aveva elegantemente impiegato una colorazione blu della gomma per evidenziare la variazione di densità del materiale, trasformando un elemento tecnologico in un particolare estetico.

Gli appassionati delle moderne sneakers non possono rimanere indifferenti dinanzi a questo modello.

Non lo è rimasta Nike che a più di 40 anni dalla sua nascita, proprio l’anno scorso ha deciso di riportare a nuova vita il suo pezzo più pregiato, la scarpa che ha fatto la storia dello sport.

Il mio modello preferito è quello Forrest Gump, una versione fedele all’originale del film, in pelle White/Varsity-Red/Varsity-Royal.

E voi? Che ne pensate? Presto saranno mie, ho deciso!

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NIKE SPORTSWEAR WOMEN’S CITY COLLECTION: LE AIR MAX PARLANO IL LINGUAGGIO DEI FIORI

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Londra, Milano, Parigi, New York, Shanghai e Tokyo: ogni città ha la sua anima, i suoi colori e i suoi profumi.

Nike dedica a queste sei città sei stampe floreali studiate ad hoc e ricreate su uno dei modelli icona del brand, Air Max 1 Ultra.
Scoprite da vicino la Nike Sportswear Women’s City Collection:

NEW YORK E PARIGI

Rose e gigli per New York e  Parigi. Nel primo il motivo è applicato in nero, bianco e grigio, con una tavolozza monocromatico, quasi a raccontare un paesaggio moderno, dove il nero sembra essere il colore per antonomasia per raccontare la città. La sua controparte parigina invece è in colori pastello con uno stile più rococò.

TOKYO e LONDRA

Queste due città sono rappresentata dalla combinazione di rose e fiori di ciliegio. Uno schema monocromatico indaco per la capitale giapponese, mentre Londra si colora di rosso e bianco con uno sfondo nero per riflettere la sua architettura gotica.

MILANO e SHANGAI

Infine, gigli  e fiori di pruno per Milano e Shangai abbinati in un delicato equilibrio. Un tono di bronzo sbiancato, evocativo del Rinascimento italiano mette in evidenza Air Max 1 Ulta Milano, in contrasto con un rosso monocromatico saturo per la versione di Shangai.

La Nike Sportswear Women’s City Collection sarà disponibile l’8 Marzo, Giornata internazionale della donna.

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Odiate amate sono le snakers con la zeppa

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Questo post nasce dall’input di una delle lettrici del blog, Loredana,  che in una mail mi ha chiesto “cara Raffaella ma tu che ne pensi delle sneakers con le zeppe?”
Allora la domanda è diretta e userò pochi giri di parole, sinceramente non mi piacciono. Perchè? Perchè  odio gli ibridi, quel genere di cose che partono da un genere e prendono le caratteristiche di altri, insomma il nè carne nè pesce.
Sono snakers? Sono zeppe? Sono comode? Sono scomode?  A mio modesto parere rientrano in quei fuochi di paglia, questi casi modaioli da una stagione e via, al limite tra pacchianeria e glamour. Le trovo tozze ed esticamente poco gradevoli.
Ma si sa, i gusti sono gusti e sono in moltissime ad amare questo trend dalle celeb alle fashion blogger più in vista.
La prima volta che le ho viste è stato indosso alla brava Beyoncè nel videoclip musicale di ”Love on top”, e l’impatto è stato quello delle scarpe sport alte.
Ma si trattava invece del modello , ormai stra noto,  di Isabel Marant, che in modo dilagante  si è evoluta in scarpa per tutte o quasi le occasioni.
Se proprio volete vedervele ai piedi possiamo prendere a modello chi già le usa per non commettere errori.
Inizio dicendo che anche se è vero che regalano qualche centimetro di altezza, io le sconsiglio a chi non vanta proprio gambe snelle e filiformi, perchè il rischio di attozzare la figura è alto.
Dico si abbinate a pantaloni tinta unita in tono anche con il colore delle scarpe, un piccolo trucco per allungare la figura.
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Se poi volete osare con le gonne potete prendere spunto dal look di  Kristen Stewart che le abbina a gonna in cotone ultra stretch ma molto sportiva.
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C’è chi, come l’attrice Kate Bosworth, ha osato abbinarle ad una delicata gonna lunga color mint…sinceramente non so davvero se possa donare a tutte.
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Se vi piace la versione bicolor Cinti ci propone tre modelli ad un prezzo cheap, per seguire un capriccio di stagione senza troppi sensi di colpa.
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Se invece amate la versione più sportiva credo che il modello Dunk proposto da Nike sia il più adatto per essere un pò più alte ma con comodità!
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Ma sono curiosa di conoscere il vostro pensiero, le avete? le comprerete? ci state pensando? le avete mai provate?

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