Tappeti da tutto il mondo per arredare casa

Come il mio armadio, anche la mia casa racconta di me, di quello che sono, di cosa amo, e soprattutto racconta molto del mio percorso e del mio viaggio.

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Quando tre anni fa ci siamo trasferiti nella nostra casa ho deciso che non l’avrei arredata completamente, ma avrei lasciato al tempo di farla al posto mio. Si perchè noi siamo i passi che abbiamo fatto, i viaggi che abbiamo vissuto, le cose che abbiamo visto e anche la nostra casa doveva rispecchiare e raccontare tutto ciò.

Da ogni viaggio che ho fatto ho sempre portato un oggetto, un elemento da inserire in casa per arredare, un piccolo pezzo del puzzle che è poi la nostra vita.

Spesso però, logisticamente parlando, è difficile portare davvero quello che si vuole. Non vi dico quante lampade, sedie o tappeti mi sarei comprata nei negozi vintage di New York o Zurigo.

Navigando in rete però spesso si fanno grandi scoperte e io ho da poco conosciuto Sukhi, un portale di shopping online di tappeti fatti a mano e su misura, molto belli e di alta qualità, che vengono acquistati direttamente dai produttori di tutto il mondo, per arredare le vostre case.

Questo sito propone solo tappeti artigianali per garantire le tradizioni locali e il rispetto degli artigiani. Come da tradizione il lavoro di tessitura è riservato alle donne ed inizia con una attività di ricerca della materia prima, della lana ricavata dalla tosatura dei montoni, del lavaggio e pulizia in acqua, e poi dalla tintura realizzata con polveri naturali: erbe, semi, insetti essiccati al sole da polverizzare.

Creatività, tradizione, passione sono i punti cardine per questo progetto e Sukhi mette in pratica l’idea del commercio equo solidale comunicando direttamente con i produttori eliminando intermediari, magazzini e vendendo solo online, così possono abbatterei costi e permettere di valorizzare il lavoro delle artigiane e riconoscere a loro un equo compenso economico.

Così è proprio come comprare direttamente in loco, come se fossimo in India o in Africa.

Io mi sono innamorata dei  tappeti Beni Ourain, di lana di pecora 100% e 100% non tinti, e mi è sembrato un segno del destino dato che ho in programma un viaggio in Marocco terra di origine di questa tipologia di tappeti.

Questi tradizionali tappeti berberi  infatti venivano realizzati dalle tribù Beni Ourain, che vivevano in Marocco, nel profondo delle montagne dell’Atlante. La storia della tessitura e della loro iconografia è affascinante in quanto ci riporta alle comuni origini dei popoli almeno dell’area mediterranea, a cominciare dai simboli iconografici che riconducono alla cultura della Dea Madre, così come è documentata nei graffiti dentro grotte o sulle ceramiche ritrovate in siti archeologici di decine di migliaia di anni fa. La losanga chiusa rinvia figurativamente alla donna vergine, quella aperta alla donna pronta ad essere fecondata.

Il design classico di questi tappeti li rende adatti ad ogni spazio. Io li trovo perfetti abbinati a mobili vintage dalla linee pulite e semplici, ma con un tocco di colore.

Che ve ne pare?

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